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BENESSERE PSICOLOGICO

E AUTOSTIMA NELLA TERZA ETÀ

 Relatore: Mario Polito psicologo

Corso di psicologia della terza età 

ARGOMENTI DEL CORSO:

Vi saranno delle brevi presentazioni sulla psicologia, per chiarire, illuminare, arricchire l'esperienza di questa stagione della vita. Seguiranno discussione in piccoli gruppi, esercitazioni ed esperienze pratiche.

Ecco alcuni temi.

1.     Il coinvolgimento emotivo.

2.     I compiti evolutivi della terza età.

3.     Integrità e saggezza.

4.     Fedeltà verso se stessi. Identità contro il senso di confusione.

5.     La personalità nell’arco di vita.

6.     Il progetto di vita compatibile con l’età. La depressione che nasce quando la capacità di progettare la propria vita vieneridotta, bloccata, distrutta.

7.     Diventare consapevoli della propria filosofia di vita.

  1. "Diventare vecchio o crescere invecchiando ?" (Carl Rogers nel suo ottantesimo compleanno).
  2. Come donare la propria visione agli altri?
  3. Come condividerla?

8.     Quale è la percezione del futuro in un anziano?

9.     Ampliare il senso della comunità.

  1. Creare gruppi di incontro per anziani.
  2. Scoprire il valore comunitario del sostegno e dell’incontro.
  3. La rete sociale di rapporti è un indispensabile sostegno dell’autostima e del buon umore.

10.  Sostenere la memoria.

  1. Il lavoro affettivo della memoria.
  2. Eseguire ogni giorno delle azioni pianificate.
  3. Memoria e motivazione: si ricorda ciò che si è motivati ricordare.
  4. Memoria ed esercizio d’uso: ciò che non si usa si arrugginisce.
  5. Le strategie della memoria: imparare ad usarle per ricordare meglio.
  6. È la profondità dell’elaborazione delle informazioni che favorisce la memoria.

11.  Raccontare le nostre storie.

  1. Sviluppare e mantenere un senso di identità.
  2. Ampliare la risonanza del proprio vissuto. Mettere ordine negli eventi.
  3. Capire e costruire il significato con il "senno di poi".
  4. Condividere con gli altri la propria esperienza. Raccontarla varie volte: cosa cambia da una volta all'altra?
  5. Raccontarla in un piccolo gruppo di sostegno. Incontri per raccontarsi.
  6. La rievocazione del passato attraverso la rivisitazione della propria esperienza, per dare un senso di continuità all’esistenza ed un più forte senso di identità.
  7. Rievocazione mentale, scritta, oppure attraverso foto, articoli di giornale, riviste, dischi, films.

12.  La percezione del tempo degli anziani. In loro il tempo scorre in modo più naturale. Non è ossessionato dagli impegni. Non è avvelenato dalla fretta.

13. Quali sono i valori della vecchiaia? Dare senso compiuto alla propria esperienza.

 

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Articolo pubblicato Su "Vita Serena", Comune di Asiago Giugno 1997.

TERZA ETÀ:

UNA STAGIONE DA INVENTARE

Sono rimasto sempre sorpreso dalle poche pagine dedicate nei libri di psicologia alla terza età. Mi sono trovato spesso a sfogliare grossi manuali di "psicologia evolutiva" di un migliaio di pagine ciascuno: il 70% per cento era dedicato ai problemi dell’infanzia. È naturale. È un’età delicatissima. Il 20% è dedicato all’adolescenza. È comprensibile, perché è una stagione di crisi e di turbolenza. La restante parte del manuale era dedicata all’età adulta e pochissime pagine alla terza età. Questo dimostra che la ricerca ha approfondito poco questo tema. Perché?

Per una diffusa svalutazione della persona anziana. È trascurata, emarginata, considerata un impaccio e un peso. I nostri occhi sono accecati dal mito della bellezza giovanile, che dona successo e immortalità. I nostri cuori sono deviati dall’imperativo di apparire sempre giovani e belli. Chi non lo è più, si autoesclude, si autosvaluta, si nasconde, si vergogna. È un pregiudizio che riduce l’essenza di ogni persona. Il valore di ciascuno di noi non è basato sulla bellezza esterna, ma sulla solidità del cuore, sulla maturazione del pensiero, sulla saggezza dell’animo.

Oggi stiamo cominciando a studiare meglio questa stagione della vita. Non si parla più di "psicologia dell’età evolutiva" che termina con l’adolescenza, ma di psicologia del "ciclo vitale", che è una continua evoluzione, una trasformazione, una crescita fino all’ultimo istante.

Grazie ai progressi della medicina, abbiamo ricevuto in regalo molti anni di vita, circa 20-30. Basti pensare che all’inizio del secolo, l’età media era di 45 anni. Adesso è di 70-75 anni.

Come riempire di vita questo dono della medicina e del benessere?

Come diventare consapevoli del bisogno della forza morale dei nostri vecchi? Quali valori possiedono? Quali risorse possono dare alla nostra comunità, alla nostra famiglia, ai nostri figli? Loro che hanno una visione panoramica dell’esistenza, come vivono la crisi che stiamo attraversando. Loro che non si fanno molte illusioni, come distillano il succo della propria esperienza? Cosa ci possono dare? Che cosa possiamo dare loro? Come incontrarci?

Possiamo camminare a lungo con loro e crescere insieme. Possiamo attingere alla loro saggezza. Possiamo arricchire la loro giornata con parole, affetti, pensieri, serenità e freschezza delle cose semplici. Possiamo far percepire loro che non si tratta di diventare vecchi, ma di crescere invecchiando, irradiando integrità e gioia.

 

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Sito: www.mariopolito.it

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