MARIO POLITO
Un successo
il suo incontro con giovani e professori
a Torrenova
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L’INCONTRO CON LO PSICOLOGO MARIO POLITO SI E’ SVOLTO NELLA SALA COMUNALE DI TORRENOVA SUL TEMA: IL SUCCESSO SCOLASTICO – STRATEGIE PER UNA SCUOLA CHE STIMOLA AD APPRENDERE PER TUTTA LA VITA E COSTRUISCE IL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI. L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE BROLESE “CARMELO BRUNO”.
Il 4 maggio nella sala comunale di Piazza Autonomia si è svolto l’incontro con lo psicologo dott. Mario Polito. L’iniziativa ha coinvolto gli istituti comprensivi del nostro territorio, i licei, le scuole tecniche, genitori, docenti, psicologi e giovani.
L’assessore alla pubblica istruzione, l’avvocato Gabriella Sgrò, ha portato i saluti del sindaco Torrenova, dott. Salvatore Castrovinci, impegnato in prefettura, soffermandosi sulla necessità di aiutare la scuola con tanti interventi e rafforzare la collaborazione tra agenzie educative, istituzioni docenti e genitori per migliorare il processo formativo degli studenti.
La dirigente dell’istituto comprensivo di Torrenova, prof.ssa Bianca Fachile, ha introdotto mettendo in evidenza l’importanza degli studi a livello didattico-educativo del dott. Mario Polito. Ha analizzato le difficoltà nella vita quotidiana a scuola e ha posto l’accento sull’importanza dell’aggiornamento per essere educatori efficaci. Inoltre ha sintetizzato tante progettualità della scuola di Torrenova finalizzate a coinvolgere, interessare, includere gli alunni e a sperimentare nuove metodologie.
La presidente dell’associazione ”Carmelo Bruno” Felicia Ceraolo ha ricordato la figura del docente scomparso evidenziando le sue qualità umane e le azioni sociali a favore dei giovani nella sua funzione di consigliere comunale. Inoltre ha illustrato gli scopi dell’associazione impegnata a discutere i problemi della scuola, le tematiche ambientali e la formazione.
Il prof. Salvatore Crisafulli, coordinatore organizzativo dell’incontro, ha analizzato la crisi degli adolescenti provocata dalla dipendenza dalle nuove tecnologie, dal consumismo e dalla cultura dei mass media. Compito della scuola oggi -secondo il docente- è riuscire a motivare gli alunni, a saper conoscere le emozioni, a relazionarsi con gli altri e a gestire in modo costruttivo i conflitti.
Ha affermato che le opere del dott. Mario Polito hanno messo in luce come sia fondamentale sperimentare alcune strategie per sviluppare negli alunni metodo di studio e attenzione. Nel prosieguo del discorso ha fatto emergere che la scuola non deve pensare soltanto alle competenze cognitive, ma soprattutto alla crescita emotiva sviluppando le loro virtù come il coraggio, il senso di giustizia e l’empatia. Per fare ciò si devono potenziare i loro talenti, applicare l’apprendimento cooperativo, aiutare a realizzare il benessere in classe e gli studenti in difficoltà.
I docenti-ha sostenuto l’insegnante- devono essere allenatori emotivi per prevenire i fallimenti scolastici. Soltanto un’alleanza tra genitori e insegnanti può produrre un’alternativa alle tossicodipendenze, ai disagi psicologici e alle trasgressioni.
Bisogna ripensare anche i compiti personalizzandoli e selezionandoli. Inoltre occorre educare alla lettura e alla scrittura per esprimere emozioni, personalità e ideali tracciando un percorso di alfabetizzazione emotiva e di crescita interiore. Ha completato il discorso dicendo che scuola compie la sua missione se coltiva la voglia di continuare ad imparare, a migliorare se stessi e il mondo.
Dopo la fase introduttiva Mario Polito ha iniziato il suo intervento delineando le difficoltà a studiare delle nuove generazioni e i fattori che determinano comportamenti a rischio.
Ha premesso che occorre prima motivare.
I ragazzi – secondo lo psicologo- devono scoprire i propri talenti per creare un progetto di vita e autorealizzarsi. Per fare ciò è necessario all’autodisciplina, all’ottimismo, alla progettualità, alla resilienza e ad ascoltarsi.
Lo studioso ha proposto tanti esempi di artisti, sportivi e musicisti che hanno realizzato i loro successi con grande impegno quotidiano.
Le sue argomentazioni hanno affrontato il rischio nella preadolescenza e nell’adolescenza.
Compito della scuola e della famiglia-a parere dello scrittore-è costruire una strategia preventiva in ambito educativo per evitare sofferenze, malessere e disagi. Ha suggerito tante attività comuni a genitori e insegnanti e di scrivere una lettera di motivazione per incoraggiarli a studiare, a valorizzare la vita, le esperienze , ad affrontare con intelligenza le difficoltà, a goderla assieme alle persone a cui si vuole bene, a migliorarsi e a scoprire la propria unicità.
Alla fine ha illustrato statistiche di studi centrati sui comportamenti correlati a fattori di protezione e a quelli di rischio.
Quest’ultimi sono legati a mancanza di autocontrollo, al linguaggio volgare, ad eccessivi rimproveri, alle bugie, a modelli negativi di comportamento sociale degli adulti e dei mass media, alla noia a scuola, alla mancanza di prospettive per il futuro quando si arrendono di fronte alle difficoltà.
Quelli di protezione emergono invece quando la comunicazione tra studenti è buona, se i genitori trasmettono l’importanza dell’istruzione, della scuola, della cultura e valorizzano il ruolo dei docenti. Inoltre si consolidano se gli alunni rispettano l’autorità degli adulti, le regole, se credono nelle scuola per costruire il loro futuro, se i genitori sono punti di riferimento positivi e i docenti autorevoli.
Insegnanti e genitori hanno fatto domande per chiedere approfondimenti su diverse tematiche. Il dottor Polito ha concluso invitando tutti alla responsabilità per dare un contributo efficace nella costruzione del successo scolastico e del futuro delle nuove generazioni.